Packaging Sostenibile
Il packaging rappresenta un aspetto cruciale nella produzione di cosmetici, ma soprattutto risulta fondamentale per quanto riguarda l’ambiente e l’impatto che i materiali utilizzati hanno su di esso.
Glam1965, a tale proposito, ha scelto di utilizzare packaging in vetro e alluminio per i suoi prodotti: perché?
Intanto, è bene sapere che questi due materiali sono considerati i migliori per quello che riguarda la conservazione del prodotto stesso. Essi, infatti, non interagiscono minimamente con il contenuto del flacone, non rilasciano sostanze tossiche e non contengono sostanze chimiche potenzialmente nocive che, purtroppo, possono trovarsi in altri materiali. Il loro effetto “conservatore” e “riparatore”, dunque, è a tutto tondo.
In secondo luogo, sia il vetro sia l’alluminio sposano in toto la causa ecologica. Infatti, non inquinano l’ambiente e sono riutilizzabili sostanzialmente all’infinito, limitando in questo modo sia la loro stessa produzione e, di conseguenza, l’utilizzo di energia per quest’ultima.
Il vetro e l’alluminio (scelti per i flaconi contenenti le varie miscele) vanno a sostituire completamente la plastica che, ricordiamolo, è una delle piaghe ambientali più pericolose al mondo.
Infine, ma non per importanza, il packaging secondario dei prodotti ultimati e pronti alla spedizione è ridotto all’essenziale, proprio per evitare una sovra-produzione e, nel peggiore dei casi, un’importante forma di spreco.
In secondo luogo, sia il vetro sia l’alluminio sposano in toto la causa ecologica. Infatti, non inquinano l’ambiente e sono riutilizzabili sostanzialmente all’infinito, limitando in questo modo sia la loro stessa produzione e, di conseguenza, l’utilizzo di energia per quest’ultima.
Il vetro e l’alluminio (scelti per i flaconi contenenti le varie miscele) vanno a sostituire completamente la plastica che, ricordiamolo, è una delle piaghe ambientali più pericolose al mondo.
Infine, ma non per importanza, il packaging secondario dei prodotti ultimati e pronti alla spedizione è ridotto all’essenziale, proprio per evitare una sovra-produzione e, nel peggiore dei casi, un’importante forma di spreco.